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    Vallada Agordina

    Vallada Agordina

    Vallada Agordina è un piccolo gioiello della Valle del Biois, nell’Agordino in provincia di Belluno. É composto dalle sette frazioni di Mas, Celat, Sachet, Toffol, Andrich, Piaz e Cogul che si susseguono lungo la valle il cui orientamento Nord-Sud garantisce una posizione ridente e soleggiata.

    Le montagne che si ergono nel comune sono le cime dal profilo ardito di Pianezza e di Pezza a nord, il monte Celat a Sud, il Celentone ad est e il rotondeggiante col de Frena a Ovest. La vegetazione è caratterizzata da una massiccia presenza di silenziosi e rilassanti boschi di abeti rossi e larici, con aceri, frassini e faggi e da un sottobosco ricco di profumati, gustosi e accattivanti funghi. I cervi e le volpi sono invece gli animali che più frequentemente si possono incontrare qui a Vallada e gli orti e i pollai ne sanno qualcosa!

    Ci sono molti sentieri adatti agli amanti delle passeggiate in mezzo alla natura, tutti debitamente segnalati e mantenuti in sicurezza: ci si imbatte frequentemente in capitelli (atriol o triol) e crocifissi, piccole gemme che testimoniano la religiosità popolare e la riconoscenza della gente della vallata. Vere e proprie perle di storia e arte sono la chiesa dei santi Simone e Giuda Taddeo sul Celentone, con l’adiacente oratorio eretto dalla confraternita dei Battuti; si tratta della più antica chiesa della Valle del Biois (una bolla papale del 1185 ne attesta l’esistenza e, dal 1984, è stata dichiarata monumento nazionale; l’interno è impreziosito dal ciclo di affreschi di Paris Bordone, allievo del Tiziano) ; altra importante e preziosa chiesa risalente, invece, al  Cinquecento è sicuramente quella di San Rocco a Celat, con la sacrestia affrescata da Lorenzo Paulitti.

    Molte case sono caratterizzate da affreschi rappresentanti perlopiù santi; ricordiamo che la valle del Biois è definita la valle coi santi alle finestre proprio per la diffusa presenza di affreschi religiosi. Costruzione tipica sono i tabià ovvero i vecchi fienili, realizzati interamente con tronchi di legno a incastro su una base di pietra e con il tetto di scandole di lares (“tegole” di legno di larice); caratteristiche di Vallada sono anche le innumerevoli brente, ovverosia le fontane che testimoniano la ricchezza idrica di Vallada i cui ruscelli e torrenti principali sono il rio Pianezza, il rio Pezza, il rio Valaraz e il torrente Biois.

    Il piatto tipico di Vallada sono le paste da fornel, ovvero delle lasagnette condite con burro fuso, mele, uvetta e semi di papavero che si consumano la vigilia di Natale; i carfogn, invece, sono i dolci della festa: si tratta di ravioli fritti di pasta dolce, col ripieno di semi di papavero.

    Un’antica leggenda narra che, tra le fronde degli abeti che abitano i boschi di Vallada, si nasconda un simpatico e, soprattutto, dispettoso folletto: il suo nome è El Ganbaretol, da cui prende nome anche il negozio di alimentari del paese. Chissà se qualcuno di voi riuscirà a scovarlo! Lo potrete riconoscere dal suo inconfondibile cappello rosso a punta.


    • Altitudine
      1.036 m
    • Popolazione
      479
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